Terra Mia : Anema, Core e Casa
Autrice : Fabiana Finizio
Tempo di Lettura : 1 minuto
Continuo a guardare l’orologio in attesa che si avvicini l’ora di arrivo alla Stazione Centrale di Napoli, perché so che dal finestrino di sinistra scorgeró presto la sua sagoma, pronta ad aspettarmi. Il mio sguardo – ed il cuore piacevolmente agitato – si divide tra le lancette virtuali ed il finestrino del treno.
Ed eccolo che appare in tutta la sua presenza e magnificenza … ‘O Vesuvio.
Come sempre, appena lo vedo, cominciano a scorrere fluide le prime lacrime : certe ferite guariscono, altre invece, ti insegnano come si fa a conviverci assieme.
Il suo articolo determinativo è “IL”, un’energia prettamente maschile dunque (?) eppure, i suoi fianchi ricordano la gonna di una Donna e la sua cima, i seni : per me anche “Lui” é Madre, Dea Madre, Madre Natura, Madre Terra.
Ed è questa la sensazione e l’emozione che arriva, una Terra Antica e Millenaria che accoglie una delle sue tante Figlie emigrate. Il suo è un “Ben tornata a Casa, Figlia Mia” ed io questa appartenenza la sento nel Corpo, dentro l’Anima, in ogni battito del Cuore che mi sta “spantecando” nel petto.
Nessuno che abbia mai lasciato la sua Città (non per sua volontà, né motivazione personale), potrà mai capire cosa significhi poi, Ritornarci.
Ed eccomi qui : Sono tornata.
Mio Vesuvio. Mia Napoli.
Mia Signora e Sirena Parthenope.
Quanto mi sei mancata,
da vivere e da morire,
appassionatamente.
“Napul’é ‘a voce de Criature
ca’ saje chianu chiano,
e tu saj ca’ nun si sul”.
(Cit. Pino Daniele)
Namasté.
Fabiana Finizio.
@YogaDance Firenze